Dipartimento di Giurisprudenza

Estudio General y Universidad Primaria Turritana A.D. 1632
Università degli Studi di Sassari

Futuro giurista

Futuro giurista, a Sassari dal 1632

Studenti in classe

Studiare nel Dipartimento di Giurisprudenza abitua a ragionare in modo rigoroso, ad analizzare i problemi inquadrandoli nel giusto contesto, a individuare soluzioni motivate ed efficaci, ad argomentare con un linguaggio appropriato e preciso. Questi pregi sono essenziali sempre, nelle professioni di avvocato, magistrato o notaio, ma anche nell'impiego pubblico, privato, internazionale e sociale.

Nuovi metodi

locandina

Lo studio del diritto è oggi interattivo. Oltre alla conoscenza degli istituti, si completa con i laboratori giuridici, moderno punto di incontro tra teoria e pratica: per esempio in quello sul processo gli studenti prendono le parti di attore e convenuto, di accusa e difesa; nel laboratorio su diritto e letteratura si ricerca il diritto vivente nelle storie narrate nei libri.

I nostri Laboratori Giuridici

  • Laboratorio di METODOLOGIA DELLA RICERCA E DI INFORMATICA GIURIDICA

  • Laboratorio di GESTIONE DEI CONFLITTI

  • Laboratorio del PROCESSO SIMULATO

  • Laboratorio di GIUSTIZIA COSTITUZIONALE

  • Laboratorio di DIRITTO E LETTERATURA

  • Laboratorio di CONSULENTE LEGALE INTERNAZIONALE

  • Laboratorio di DIRITTO E CINEMA

  • Laboratorio di TUTELA INTERNAZIONALE DEI DIRITTI UMANI

  • Laboratorio di DIRITTO ED ECONOMIA DELLA CULTURA E DELL'ARTE

  • Laboratorio internazionale  di FONDAMENTI DEL DIRITTO EUROPEO “LAW AND GENDER” 

Aule telematiche, videoconferenza e biblioteche

sale studio

Tutte le aule di Giurisprudenza sono dotate di moderni proiettori, schermi e impianti audio per lezioni informatiche o multimediali: le lezioni vengono tenute oltre che nella sede di Sassari, anche in presenza a Nuoro e in videoconferenza nei comuni convenzionati per garantire a tutti il diritto allo studio.

La biblioteca interdipartimentale di Scienze giuridiche economiche e politologiche “Antonio Pigliaru” supporta la didattica e la ricerca nell’area delle scienze sociali ed è biblioteca di riferimento dei Dipartimenti di Scienze economiche e aziendali e di Giurisprudenza. La biblioteca possiede oltre 100.000 volumi tra monografie e annate di periodici relativi alle aree disciplinari delle scienze sociali (sociologia, scienza politica, economia, diritto) e ad altri ambiti disciplinari (filosofia, storia, scienze della comunicazione).

Sale studio aperte anche nel fine settimana consentono agli studenti di poter usufruire degli spazi comuni senza interruzione.

Attenzione alla Sardegna

sardegna

Le discipline, oltre a collocarsi in una prospettiva nazionale e internazionale, sono state pensate con riferimento alle specificità sarda. Ecco dunque il rilievo del diritto della navigazione, dei trasporti, delle autonomie territoriali, dell'ambiente, del paesaggio, della cultura.

Confronto internazionale

erasmus

Oggi il giurista vive nel confronto internazionale. Giurisprudenza vanta da tempo una fitta rete di rapporti internazionali: promuove percorsi di formazione universitaria favorendo la partecipazione degli studenti ai programmi di mobilità studentesca internazionale, in particolare, Erasmus Plus e Ulisse, che offrono opportunità di significative esperienze di studio e lavoro all'estero. 

cosa potranno fare i laureati in Giurisprudenza

Cosa potranno fare i laureati in Giurisprudenza?

Oltre alle professioni legali di avvocato, magistrato, notaio, i nostri laureati potranno concorrere per tutte le posizioni nella pubblica amministrazione, fino ai livelli più alti. La gamma delle occupazioni dei laureati in Giurisprudenza si è adeguata a una realtà che muta: consulenti legali d'impresa, professionisti del settore fiscale, esperti nel campo della sanità, delle assicurazioni e della previdenza, giuristi nelle istituzioni europee, specialisti legali di ambiente e sicurezza, giuristi finanziari, traduttori giuridici, dirigenti sportivi, consulenti politici e nell'amministrazione di governo, giornalisti, esperti normativi in tema di cooperazione e sviluppo, tecnici giuridici per la gestione dei progetti comunitari, specialisti in relazioni industriali e di lavoro, giuristi nelle tecnologie informatiche, giuristi per la cultura e per l'arte, criminologi, penalisti d'impresa e tributari, specialisti in indagini difensive, professionisti della mediazione e conciliazione, esperti in materia di trasparenza, legalità e anticorruzione, specialisti del diritto del web e del consumatore online, consulenti giuridici in management internazionale. Insomma tutti profili - e solo esemplificativi perché il quadro è più ampio - di giuristi immersi nella realtà sociale, istituzionale, economica e produttiva, nazionale e internazionale; e a questi dobbiamo aggiungere gli aspetti propri della realtà istituzionale, economica e sociale sarda.

IL GIURISTA NELLE PAROLE DI SALVATORE SATTA

Il Giurista per Salvatore Satta (tratto da Soliloqui e colloqui di un giurista).

 

 

   La verità è che la scienza giuridica è una scienza morale, non soltanto nel senso della più o meno arbitraria classificazione scolastica, ma perché essa più che qualunque altra scienza richiede un impegno morale in chi la professa. Disgraziatamente il contradditorio ordinamento italiano, che si inspira all’augusto modello dell’università medioevale, e nello stesso tempo, statizzando la scuola, riduce i giuristi a impiegati, senza neppure gli umili doveri che sostanziano il rapporto di impiego, rende difficile non che osservare, sentire quell’impegno. Eppure è così. A differenza di ogni altro uomo di studi, che può ben isolarsi nei suoi libri ed eccellere, acquistando una fama che a noi è in generale negata, il giurista deve vivere intensissimamente la vita che si srotola e rotola sotto i suoi occhi, osservare i fenomeni sociali o pseudosociali che agitano il mondo, penetrare le istanze che ad ogni momento gli esseri umani propongono in nome della politica, dell’arte, della religione, della libertà e via dicendo, deve insomma leggere il giornale. E il suo modo di vivere la vita è il più singolare che si possa immaginare: perché egli non deve agire (non potrebbe anche se volesse), ma deve partecipare all’azione col giudizio, cioè con qualcosa che appare come la negazione dell’azione ed è comunque in perenne contrasto con essa. Per questo il giurista è dipinto spesso come un reazionario (non si è detto che le leggi sono sempre in ritardo rispetto alla vita?), e in effetti lo è: perché egli custodisce nel suo animo valori eterni che la vita non sopporta o mal sopporta, perché alla vita interessa semplicemente vivere. Per questo le posizioni concettuali del giurista non hanno solo un valore tecnico, come suole impropriamente dirsi, non sono costruzioni o teorizzazioni più o meno fungibili, ma sono la vita stessa colta nella concretezza del suo essere, e hanno quindi una forza di penetrazione e di formazione spirituale che nessuna ideologia può avere.

   Giurista è colui che dice sempre di no. Questo è il suo impegno morale, grave impegno perché nulla è più difficile che dire di no. Per sostenerlo non basta studiare e conoscere le leggi (con questo si diventa al massimo professori, e sia pure buoni professori), occorre stabilire una comunicazione, attraverso gli studi che un tempo si chiamavano umani, coi grandi spiriti che ci hanno preceduto, occorre vivere l’esperienza del passato, ma sopra tutto acquistare nella meditazione, e quasi in una perpetua confessione, esperienza di sé.